martedì 20 agosto 2019

Partenza (in treno da Milano a Napoli)

Questa volta non sentivo la solita energia che mi prende prima di ogni partenza, non senza un accenno di paura. Anzi, è stata questa a prevalere.
Così ho pensato che un diario di bordo mi avrebbe centrata, dato un obiettivo quotidiano all'interno di un momento piacevole, a prescindere da che vacanza sarebbe stata.
A dire il vero sono reduce da 3 giorni agrodolci in montagna, ambiente per me pressoché sconosciuto, non fosse per i fugaci sopralluoghi fatti per lavoro. Ma viverla è un'altra cosa. E poi ero curiosa di questo benedetto Alto Adige e dell'iconico Sud Tirolo. Giorni a scaglioni, con l'umore e le relazioni senza soluzione di continuità. Ma l'esperimento di assaggiare la montagna per vedere l'effetto che va, quello è riuscito: me ne sono tornata col desiderio di un assaggio più grande, anzi di un bel morso, di montagna.
Ma questo era ieri. Alla montagna penserò poi; ora attendo al mio posto che il treno lasci le volte imponenti della stazione centrale di Milano in direzione Napoli.
Ma fatico a cancellare l'immagine forestiera di quel tipo strano che ho incrociato arrivata al piano dei treni.
Alto, snello, atletico come di rado mi capita di notare. Ma non è questo l'unico aspetto notevole. Stava al banco del cambio, con un gonfio zaino da campeggio su cui se ne stava assicurato un ipnotico bastone di legno torzoluto terminante in un asola quasi completa e tonda. Con lui un cagnetto di media taglia, dal pelo abbastanza lungo, bianco e nero, l'aria vigile e intelligente. Un mini Lassie. Ho trascorso qualche minuto a chiedermi quanti anni potesse avere, temendo si trattasse di un ragazzino. Ché uno si chiederebbe perché avrei dovuto temerlo... Forse perché sono avvilita dallo scoprire che le persone interessanti che incontro non hanno in comune con me neppure l'età, come se non potessi trovare nessun aggancio con loro. In genere non mi inganno, ma questo tipo è indecifrabile: la postura e la corporatura parlano di un uomo ancora giovane, benché stranamente molto vestito per essere agosto: una lunga camicia a scacchi, spero per lui in cotone e non di flanella, leggermente arrotolata su un braccio abbronzato e ornato di oscuri tatuaggi, pantaloni militari, scarpe da trekking, e un cappellino chiaro di cotone spesso nella foggia di quelli che ho visto nelle fotografie dei rabbini. Ma l'aria giovane è beffata dal fatto che dal cappellino spuntano riccioli castano chiaro striato di grigio. 40? 45?
Intravedo appena i lineamenti eleganti, non belli ma che non si dimenticano.
Sono certa sia straniero. Un italiano veste più convenzionale.
Sembra un...e intanto mi avvicino curiosa in ascolto della conversazione con l'addetta al banco del cambio, e sorpresa!, parla italiano "vado in Svizzera per lavoro".
Sembra un pastore! Sta andando a fare il pastore!
Giuro, per un attimo la mia fantasia ha galoppato "ciao, mi porti con te?", ma mentre lo pensavo le mie gambette si sono mosse verso il binario: ho avuto quel che volevo; osservarlo, capirlo, gioire dell'esplorazione veloce di un essere umano tanto diverso da me nel modo di vivere. 
E poi ho pensato a certe giornate di inedita, chiusa in casa sentendomi fuori da dove passa la vita. Potrei venire qui quando mi sento apatica. Sedermi su una panca tra le persone che aspettano il loro treno, e osservare il flusso variegato di tutte le persone che partono e tornano dalle loro avventure. 
E così eccomi: all'alba della partenza mi sono già innamorata. Mi piacerebbe innamorarmi altre cento volte prima del ritorno.

2 commenti:

Surfinia60 ha detto...

Ho calcato la stazione centrale appena il giorno prima di te, di ritorno da un breve soggiorno da mio figlio. Capita anche a me di fermarmi ad osservare i viaggiatori. Di solito arrivo in stazione con congruo anticipo e mi siedo nelle poltroncine antistanti i tornelli d'ingresso. Gradevole la tua descrizione dello sconosciuto. La fame di compagnia ci porta anche a questo. Certo, per ognuno di noi con moventi diversi, a seconda dell'età e dei trascorsi. Per me è pura curiosità e niente più. Buon proseguimento!

Starry night ha detto...

Grazie! Che bella sorpresa trovare il tuo commento qui, come un altro piccolo post. Allora non sono l'unica a fantasticare di mettermi ad osservare i viaggiatori!